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l'équipe/the team

te.de.ge.
in collaborazione con
teatro "P. Giacometti" di Novi Ligure (AL)
teatro "C. Goldoni" di Corinaldo (AN)
Nois produzioni video di acireale (CT)

presenta

uno spettacolo di Andrea Lanza
il diario di un pazzo
di Nicolaj Gogol'

con Ture Magro

scene/luci/costumi/trucchi Andrea Lanza tecnico prima sessione di prove Alessandro Barbieri direzione tecnica Marco Filippozzi assistenti di palcoscenico Ilaria Bonzini, Anna Simone, Ambra Terzi allestimento, creazione, produzione e post - produzione audiovisivi per lo spettacolo Nois produzioni video riprese video e post - produzione per la documentazione e la promozione Dario Martinez fotografie Andrea de Rose allestimento, realizzazione scene, trasporti t.e.m. ufficio stampa/organizzazione generale/amministrazione te.de.ge.

Referred links
teatro "P. Giacometti"
teatro "C. Goldoni"
Nois produzioni video

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te.de.ge.
in collaboration with
"P. Giacometti" theatre of Novi Ligure (AL)
"C. Goldoni" theatre of Corinaldo (AN)
Nois produzioni video of acireale (CT)

present

a show byAndrea Lanza
il diario di un pazzo
by Nicolaj Gogol'

with Ture Magro

set design/lights/costume/make up Andrea Lanza technical of the first session of rehearsal Alessandro Barbieri technical direction Marco Filippozzi assistants on stage Ilaria Bonzini, Anna Simone, Ambra Terzi set up, creation, production e post - production videos for the show Nois produzioni video shooting and post - production for documentation and promotion material Dario Martinez photos Andrea de Rose set up, making up set design, transports t.e.m. press agency, general organization, administration te.de.ge.

Referred links
"P. Giacometti" theatre
"C. Goldoni" theatre
Nois produzioni video

lo spettacolo/the show

Attraverso i pensieri e le azioni di un uomo solo, Aksentij Ivanov Popriscin, che scrive un diario di fatti e date impossibili, lo spettacolo traccia un percorso in cui le comiche nevrosi di un piccolo funzionario statale, che si snodano sulla scena, rivelano in un crudele finale il dramma della solitudine e della follia.

Alcune parole di Tommaso Landolfi, a proposito de I racconti di Pietroburgo crediamo si sposino bene con lo spettacolo così come è stato concepito e realizzato: “[…] Se il lettore - o lo spettatore - saprà vincere il senso di squallore e di noia, di ribrezzo persino, che (ad onta d'un frequente tono umoristico) esse - le composizioni - inducono nell'animo, ne sarà, crediamo, largamente ricompensato. Il loro spaventoso valore testimoniale e psicologico potrà essergli di qualche edificazione. Ma soprattutto il suo spirito resterà arricchito, osiamo dire, d'una nuova dimensione. Poiché in compenso della realtà e del commercio umani che perennemente dovevano sfuggirgli, fu a Gogol' concessa altra, più terribile ma ugualmente plausibile realtà: quella dei morti e dei fantasmi. Questi suoi personaggi immersi in una luce crepuscolare, lividi o torvi, amorfi talvolta o difformi, vagano tuttavia ormai per il mondo, né il mondo saprebbe ignorarli. […].”

Grottesco, realistico e fantastico. Una creazione riuscita, matura e personalissima, di Andrea Lanza, interpretata dal giovane, bravissimo Ture Magro, impegnato per quasi due ore in una straordinaria performance d’attore. Scene, musiche, luci e costumi evocano per lo spettatore un mondo fantastico e terribile, colorato e cupo.


Seen through the thoughts and actions of a single man, Aksentij Ivanov Popriscin, who writes a diary of impossible facts and dates, the play traces a path in which the comical neurotic fits of a low-ranking civil servant unravel on stage, revealing in a cruel finale the drama of solitude and madness.

We believe a few words from Tommaso Landolfi about Petersburg Tales may well accompany the play, in the way it has been conceived and developed: “If the reader - or audience – masters the sense of squalor and dullness, even loathing, that the stories can cause (despite the recurrent satirical tones), we believe he will be widely rewarded. Their enormous narrative and psychological value will be in some way edifiying. But especially we dare say his spirit will be enriched with a new dimension. For if
Gogol' could fail to grasp human reality and dynamics, he was gifted with another, more terrible yet equally plausible reality: the one of ghosts and the dead. These characters of his, bathed in twilight, grim or livid, shapeless at times or deformed, however wander around the world, and the world cannot ignore them.”

Grotesque, realistic and fantastic. A mature, successful and very personal creation of andrealanza, interpreted by a young and excellent Ture Magro, engaged in almost two hours of extraordinary acting performance.

Scenes, music, lights and costumes lead the audience into a colourful yet dark, fantastic, and terrible world.


Il testo/the text

[...] Possano non pagarmi lo stipendio, ma ancora non ho sentito dire in vita mia che un cane possa scrivere! Questo m'ha seriamente meravigliato. Confesso che da qualche tempo io sento, qualche volta, e vedo cose tali, che nessuno ancora ha visto o sentito. [...]

Il diario di un pazzo è un breve, folgorante racconto scritto da Gogol' in forma di diario che insieme a Il naso, Il cappotto, La prospettiva nevskij e il ritratto costituisce il corpus della famosa raccolta I racconti di Pietroburgo. Una scrittura vivacissima, di pirotecnica originalità caratterizza il diario di un pazzo così come tutti gli altri capolavori presenti nella raccolta. Scritti tra 1835 e il 1840 questi racconti rappresentano l'ideale fase di passaggio tra le produzioni gogoliane dell'estrema giovinezza e Le anime morte. Il titolo della raccolta non è originale di Gogol' (che pubblicò questi racconti in due diverse raccolte insieme a saggi e articoli); esso però, sebbene posteriore, è il titolo tradizionale del ciclo.

Dall'edizione Rizzoli de I racconti di Pietroburgo a cura di Tommaso Landolfi, 1974

Diary of a Madman is a short, dazzling short story written in the form of a diary, which together with The Nose, The Overcoat, Nevsky Prospect and The Portrait makes up the famous Petersburg Tales collection. Diary of a Madman, like all the other masterpieces in the collection, is characterised by a sizzling and brilliant originality. The stories in the collection were written between 1835 and 1840, representing the ideal transition between Gogol’s early youth creations and Dead Souls. The collection’s title is not Gogol’s original (the stories were published in two separate collections, together with essays and articles), but Petersburg Tales is the traditional title.

From the Rizzoli' s italian edition of Petersburg Tales, edited by Tommaso Landolfi, 1974

l'autore/the playwright

Nikolàj Vasìl’evic Gogol’
Bol’šie Sorocincy, 1809 - Mosca, 1852

La produzione di Gogol’ è caratterizzata da un alternarsi di scritti moralistici - una letteratura dolorosa, pesante, quasi umiliante - e di opere narrative di enorme valore, frutto del suo genio fantastico e della sua irripetibile personalità. Di queste fanno parte i racconti del ciclo pietroburghese, nei quali la capitale - che all’ucraino Gogol’ appare come una città non russa, splendida facciata di un edificio ormai in rovina dove si conduce una vita vuota, esteriore, alienata - si fa al tempo stesso scenario grottesco e sinistro burattinaio di quella “vita vegetativa” verso la quale lo scrittore si senti sempre attirato, in un duplice atteggiamento di compiacimento partecipe e di beffarda ironia. La principale caratteristica dello stile gogoliane è la sua espressività verbale: le sue immagini d’ambiente nascono da un’incredibile sovrapposizione di infiniti dettagli, i suoi personaggi sono figure indimenticabili, caricature non tanto del mondo esterno, ma della fauna generata dalla sua stessa mente, satira di sé, e della Russia e del genere umano in quanto l’una e l’altra riflettevano quel sé. E grazie a quella forza prodigiosa che è la fantasia creativa del loro autore queste terribili caricature hanno una convinzione, una veridicità, una inevitabilità tali che eclissano la verità ed esercitano un fascino straordinario sul lettore.

Dall’edizione Mondadori de I racconti di Pietroburgo a cura di Francesco Mariano, 1986


Nikolàj Vasìl’evic Gogol’
Bol'šie Sorocincy, 1809 - Moscow, 1852

Gogol produced a number of moralist texts - painful, heavy, almost humiliating literature – and fiction of enormous value, creations of his amazing imagination and unique personality. A part of this fiction is the Petersburg cycle, in which the capital appears to the Ukrainian Gogol like a non-Russian city, the beautiful facade of a crumbling building, where people live alienated, empty lives.

The city is the grotesque stage and at the same time a sinister puppeteer of the “vegetative life” that has always attracted the author, with two opposite attitudes: complacent participation on one side and mocking irony on the other. The main feature of Gogol’s style is his expressiveness: his portrayals of settings are incredible layers of countless details, and his characters are unforgettable. They are not caricatures of the external world, but rather a satire of creatures from his own mind, parodies of himself and of the Russia and the mankind that are part of him. Thanks to the astonishing power of their author’s creative imagination, these formidable caricatures have such a persuasion, a realism and an inevitability that they eclipse reality, immensely fascinating the reader.

From the Mondadori's italian edition of Petersburg Tales, edited by Francesco Mariano, 1986

biografie/biography

andrealanza
Dopo aver conseguito la Maturità artistica presso civico liceo artistico N. Barabino di Genova ed essersi diplomato alla Scuola d’avviamento all’arte drammatica del teatro comunale di Alessandria (biennale) e al Corso di formazione professionale per tecnici teatrali del teatro comunale di Alessandria (biennale, scenotecnica) si è formato teatralmente presso la Civica Scuola d'Arte drammatica P. Grassi di Milano (triennale) e attraverso gli incontri significativi con il lavoro di numerosi artisti tra i quali Nyrupama Nityanandam (Théâtre du soleil, Paris), Bruno Stori, Giorgio Barberio Corsetti, Giampiero Solari, Roman Siwulak (Cricot 2 di Tadeusz Kantor), Marco Paolini, Kuniaki Ida, Julie Stanzak (Pina Bauch Tanztheater, Wupperthal), Eimuntas Nekrosius, Umewaka Manzaburo III (Umewaka Kennôkai, Tokyo), Jean Daniel Fricker (danza butô).

Ture Magro
Frequenta la scuola del Teatro degli Specchi di Catania e l'International School of Performing and Arts di Londra. Studia Biomeccanica teatrale con Gennai Bogdanov del GITIS di Mosca.
Lavora con Aldo Lo Castro, Giampaolo Romania, Enrico Guarneri, Antonello Puglisi. Nel 2005 recita in Locandiera di Goldoni, regia di Jurij Ferrini (prod. Progetto U.R.T. tournée 2005/06) e, nello stesso anno, ne La Bisbetica Domata, regia di Alberto Giusta (co-produzione Gank e Teatro Stabile di Genova). Nel 2006 prende parte a Riccardo III di Shakespeare, regia di Jurij Ferrini (prod. Progetto U.R.T. tournée 2006/07 e 2007/2008). Nel 2007 lavora ne Il povero Piero regia Pietro Carriglio (produzione Teatro Stabile Biondo di Palermo).

andrealanza
After the high school diploma (art studies) at “Liceo Artistico N. Barabino” in Genoa and diplomas in Dramatic arts (2 years) and professional training course for theatre technicians (2 years) from the “Teatro comunale di Alessandria”, Andrea Lanza studied at the “Civica Scuola d’Arte Drammatica P.Grassi” in Milan (3 years), and perfected his professional skills through collaborations with several artists, such as Nyrupama Nityanandam (Théâtre du soleil, Paris), Bruno Stori, Giorgio Barberio Corsetti, Giampiero Solari, Roman Siwulak (Cricot 2 of Tadeusz Kantor), Marco Paolini, Kuniaki Ida, Julie Stanzak (Pina Bauch Tanztheater, Wupperthal), Eimuntas Nekrosius, Umewaka Manzaburo III (Umewaka Kennôkai, Tokyo), Jean Daniel Fricker (butô dance).


Ture Magro
Studied at the “Teatro degli Specchi” school in Catania and the International School of Performing Arts in London. He then studied Theatre Biomechanics with Gennai Bogdanov from GITIS - State Institute for Theatre Art in Moscow, and worked with Aldo lo Castro, Giampaolo Romania, Enrico Guarneri, Antonello Puglisi. In 2005 he acted in Goldoni’s Locandiera, directed by Yurij Ferrini (Progetto U.R.T. production, 2005/06 tour), and in the same year, in La bisbetica domata (The Taming of the Shrew) directed by Alberto Giusta (Gank and Teatro Stabile di Genova co-production). In 2006 he takes part in Shakespeare’s Riccardo III (Richard III), directed by Yurij Ferrini (Progetto U.R.T. production, 2006/07 and 2007/08 tours).
In 2007 he worked in Il povero Piero directed by Pietro Carriglio (Teatro Stabile Biondo di Palermo production
).

tournée/barnstorming [in progress]

2007
agosto - prove aperte
teatro giacometti, Novi Ligure (AL) - ITALY
august – open rehearsal
Giacometti theater, Novi Ligure (AL)
- ITALY

8 e 9 Settembre - anteprima
Mombaruzzo arte, Mombaruzzo (AL) - ITALY
8th and 9th of September - preview
Mombaruzzo arte, Mombaruzzo (AL) – ITALY


2008
aprile - prove aperte
teatro goldoni, corinaldo (AN) - ITALY
april – open rehearsal
goldoni theater, corinaldo (AN)
- ITALY

19 aprile - anteprima
casa trulott, rocca grimalda (AL) - ITALY
19th of april - preview
casa trulott, rocca grimalda (AL) - ITALY

11 Maggio
- debutto
teatro Giacometti, Novi Ligure (AL) - ITALY
11th of May - debut
Giacometti theater, Novi Ligure (AL) – ITALY

pubblico [in progress]

Sino ad ora lo spettacolo è stato presentato al pubblico durante le anteprime del 8 e 9 Settembre 2007 a Monbaruzzo (AL) e nel corso di una serie di prove aperte tenutesi nei mesi di agosto e settembre 2007 al teatro giacometti di novi ligure.

Complessivamente, sino ad ora, le presenze sono state di 387 spettatori.

materiale promozionale

Per la promozione dello spettacolo possiamo fornire locandine in formato verticale e cartoline.

scheda tecnica/specifications (data sheet)


scheda tecnica (english)
specifications (data sheet)
scheda tecnica (italiano) scheda tecnica